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Viaggio ad Ancona in 10 punti tra curiosità, sorprese e spirito del luogo.

Viaggio ad Ancona in 10 punti tra curiosità, sorprese e spirito del luogo.

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Alla scoperta del capoluogo marchigiano con Lonely Planet e Lucia Simi, autrice e insegnate local.

Una città verticale, un’anima insulare, una veduta urbana che si contrappone a una marittima, piazze dalle geometrie irregolari e la meraviglia dei due soli tra arte, storia e cultura.

Scoprite Ancona attraverso la lettura dell’articolo di Lonely Planet e gli itinerari raccontati da Lucia Simi, autrice e insegnante local che ha accompagnato questo viaggio.

“Quanto Ancona fosse bella “nel rosa dell’alba, nell’oro del tramonto, quando brucia il mezzogiorno o ammantata dalle impenetrabili ore della notte” lo scrisse già nel 1910 l’autore britannico Edward Hutton. Questa città regala scorci improvvisi e impensati ad ogni passo, rivelando all’osservatore attento il profondo legame che unisce gli anconetani al loro illustre passato, la città e l’entroterra al mare e ai fermenti sempre nuovi che giungono al porto. Per chi arriva qui per la prima volta o per chi vi fa ritorno, ho raccolto 10 temi e spunti tratti dalla mia guida “Ancona. Una città tra palazzi e navi”

Una città verticale. Ad Ancona non si passeggia: ci si arrampica. Lo scriveva già il critico e saggista Dino Garrone. È una città fatta di salite, scorci, piazzali e curve improvvise, che trasformano ogni camminata in un percorso scenografico. Il mio sguardo ha sempre amato rincorrere le prospettive che si aprono salendo verso il Colle Guasco, dove svetta la Cattedrale di San Ciriaco. Da lì, il mare si mostra in tutta la sua vastità e regala uno dei miei momenti preferiti: quando la città si confonde con l’orizzonte.

Un’anima insulare. Il nome greco Ankon, “gomito”, dice molto dell’identità di questa città. Ma c’è un’altra parola che secondo me la rappresenta: isola. Per secoli, Ancona ha guardato più al mare che all’entroterra. Gli scavi degli anni Sessanta hanno restituito gusci di murices, usati per la porpora: tracce preziose della sua vocazione marinara. È una città che si è sempre pensata come approdo e partenza, una città-rifugio che offre spunti inattesi a chi sa leggere le sue coste.

Piazze irregolari, geometrie da scoprire. Le piazze di Ancona non obbediscono a uno schema. Sono storti specchi della città: Piazza del Plebiscito, detta “del Papa”, o quella della Loggia di Santa Maria della Piazza obbligano lo sguardo a salire, a cercare traiettorie nuove. Anche la Mole Vanvitelliana, con la sua perfezione pentagonale, sorprende perché si svela solo a chi la raggiunge. La mia guida è nata proprio così: da questa volontà di raccontare l’imperfetta armonia di luoghi che non si lasciano incasellare facilmente….”

La lettura continua…L’articolo completo sulle pagine di Lonely Planet

Pianificate il vostro prossimo viaggio ad Ancona.

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